In nitidissime volute, in vuote ellissi
sopra ossari di divelte intenzioni
trasvolavano i regni inadempiuti
gli aironi delle terre desolate
e dall'alto cielo abbandonato sulle lande
disperse calarono infine nel tramonto;
più smunto delle rose nel cruento alone
dei lenti roghi dietro l'orizzonte
all'astro già consunto, alle nuove eclissi
nel firmamento della muta negazione
innalzava il cantico mai compiuto
l'usignolo dei roveti incendiati.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento